Sono stata per la prima volta a Casa Testori in occasione dell’inaugurazione di “A doppio senso”, bipersonale di due artisti; Matteo Negri e Andrea Bianconi. Una mostra molto particolare e ben distribuita all’interno dell’intera casa. E’ stato bellissimo passare da una stanza ad un’altra e da un piano all’altro seguendo installazioni, video e opere. Praticamente sono capitata nella casa delle meraviglie, sì un vero e proprio spasso per me. La mostra è stata: coinvolgente e suggestiva. mi è piaciuto girare per le stanze di questa piccola villetta borghese di metà Novecento appartenuta a Giovanni Testori. In realtà, mentre giravo da sola per le stanze, mi è sembrato a volte, che il tempo si fosse fermato e l’arte avesse occupato l’intero edificio per ridarne vita e odori, immersa tra antico e nuovo. Non vi nego, che nel passaggio da un luogo ad un altro è stato come passare da una scena ad un’altra di un sogno.
Devo assolutamente saperne di più. Chiedo la possibilità di un confronto e di una chiacchierata con chi ci ha creduto e ha ridato vita a questa location e a questa, per me, nuova realtà. Qualche giorno dopo, raggiungo Giuseppe Frangi nel suo ufficio.
Sig. Frangi, avrei bisogno di sapere della nascita di questa realtà…
“Nasce da un’idea mia, di mio fratello Giovanni Frangi e Anna Bernardini come un progetto di famiglia. Nel 1998 è nata a Milano l’associazione Giovanni Testori che ha raccolto tutto il materiale inerente alla sua figura per poterlo mettere a disposizione di visualizzazione, da parte di chi lo volesse. Nel 2010 abbiamo chiesto lo spazio di Casa Testori, ci viene dato in comodato d’uso e l’abbiamo divisa in due parti; una stanza dedicata interamente all’archivio storico e l’altra interamente come spazio espositivo“.
L’intento?
“La mission è quella di fare uno spazio espositivo aperto alla cultura e all’arte, per dare spazio a giovani artisti e ai giovani che vogliono portare avanti l’idea culturale nella sua interezza, dando importanza alle arti visive“.
Quali sono i progetti che avete sviluppato in questi anni?
“Il filo conduttore è stato quello di fare mostre per giovani e grandi artisti. Come progetto c’è stato “Giorni Felici” per cinque edizioni, curato nel 2014 da Marta Cereda. Il progetto ha avuto come intento quello di assegnare ad ogni spazio della casa, così da poter creare un’unica grande collettiva. Ciascuno di loro con un progetto e ogni stanza con un titolo. Anche Matteo Negri e Andrea Bianconi hanno fatto parte di questo progetto ed hanno iniziato il loro percorso di carriera proprio da Casa Testori e si è rivelato un’inizio fortunato. E’ sicuramente un inizio, dando la possibilità e l’opportunità agli artisti di mettersi in mostra e in gioco“.
Quali sono i criteri di scelta per i progetti?
“Abbiamo un comitato scientifico, con a capo Giovanni Agosti. Abbiamo fatto con lui nel 2012 la mostra su Pasolini pittore, partendo dagli anni friulani fino agli ultimi anni, mostre su Testori e artisti affini. Casa Testori non è solo una realtà artistica. Il filo conduttore è la valorizzazione giovanile, dove si sviluppano anche mostre parallele. Solitamente diamo spazio a giovani dottorandi per far sì che le loro tesi di storia, arte e cultura possano avere uno spazio di visibilità e di modalità espressiva per i loro lavori mettendoli in mostra e non lasciando che questi rimangano nel dimenticatotio”.
Progetti 2016-2017?
“Un’altra edizione di “Giorni Felici” e inoltre in autunno partirà un progetto nuovo e innovativo; “L’arte contro la corruzione” nato per volontà di Carlo Maria Pinardi, attualmente Presidente di Casa Testori. Il progetto vedrà la partecipazione del teatro “Franco Parenti” e si dividerà in due modalità, una si svilupperà all’interno del teatro sito a Milano, l’altra in casa Testori. Così, da dare due chiavi di lettura, una teatrale e culturale di dibattito e l’altra prettamente artistica. Il titolo della mostra che ci sarà a casa Testori è: “Ho sbagliato tutto”, nato dall’idea di Emilio Isgrò, nel quale tre artisti narreranno la natura dei loro errori affiancati in un secondo momento anche giovani artisti”.
Ho sentito parlare del premio Testori, in cosa consiste?
“E’ un premio triennale che sarà alla sua terza edizione nel 2018. Dove verranno assegnati dei premi economici a coloro i quali avranno conseguito le migliori tesi in materie di carattere umanistico come: storia dell’arte e letteratura. Il premio è in partnership con: Corriere della Sera, Brera, Franco Parenti e Piccolo Teatro”.
Signor Frangi, qual ‘è la modalità che posso consigliare ai miei followers per raggiungere Casa Testori?
“La Casa è raggiungibile grazie a Google Maps”.
Ringrazio Giuseppe e Giovanni Frangi per la loro disponibilità e colgo l’occasione per consigliarvi di andare a vedere una bellissima mostra in una bellissima location.