Quando ho conosciuto Michela, qualche settimana fa, per caso, durante un vernissage; la prima cosa che mi è venuta in mente guardando i suoi occhi e il suo sorriso è stato: questa donna è luminosa. Non ci è voluto molto ad entrambe per entrare in sintonia. Mi ha velocemente parlato del suo lavoro; io, non contenta e curiosa nel vedere se quello che mi sta arrivando come sensazione corrispondesse a verità, qualche giorno dopo mi sono diretta nel suo studio, denominato; Terzopiano Milano.
Ad accogliermi c’era la stessa donna luminosa che avevo conosciuto qualche giorno prima. Siamo donne, ci accomodiamo al tavolo dell’angolo cucina del suo studio e per riscaldarci prima d’iniziare quest’intervista abbiamo pensato bene di confrontarci su argomenti più disparati in merito alla vita e al vissuto, sorseggiando un buon vino bianco e degustando degli assaggi per aperitivo, sono le 19:00.
Ad un certo punto e d’improvviso, prendo il mio fedele ed inseparabile quaderno e le dico: basta, iniziamo l’intervista. Lei, un po’ in imbarazzo e non abituata, forse, a ricevere domande; mi guarda, arrossisce e
accetta.
Ve la presento: Michela Pomaro
Michela, che cos’è per te l’arte?
Per me l’arte è gioia, appagamento, sperimentazione e rifugio. Ciò che a me piace particolarmente è sperimentare nuove forme di espressione. E’ questo che mi appaga.
Parliamo un po’ dello storico; a quando fai risalire il tuo approccio?
In verità da quando ero una bambina. Poi ho avuto una piccola deviazione in campo scientifico, ma subito dopo sono iniziati quindici anni di full immersion artistico.
La luce è motivo di ricerca nella tua arte, parliamone:
Ciò che a me interessa maggiormente è la sinergia tra luce e colore e il cambiamento che avviene in base alle varie fasi ed ore del giorno e in base all’ambiente. Ma soprattutto, il lavoro di trasformazione della luce
che avviene sull’opera. Un po’ come avviene nella vita stessa fatta di frequenze d’onda anche tra ciò che ci circonda, attraverso la sperimentazione di nuovi materiali.
Che cos’è per te la luce?
Per me la luce è vita, è energia. Nel mio lavoro cerco di creare un dialogo tra i colori e la luce, fatto anche di contrasti che non necessariamente devono essere in conflitto tra loro, ma possono tranquillamente
coesistere e dialogare. Un po’ come avviene tra le persone, che possono riuscire a dialogare anche attraverso le loro differenze.
E’ stato frutto di una crescita?
Sì, è stato frutto di una crescita e di sinergie che trasformo con il mio linguaggio. Mi piace entrare in un mondo ideale, il mio mondo. Vorrei che le persone entrassero a far parte dell’opera, fondendosi.
La tua vera natura artistica è l’installazione, perché?
Perché attraverso l’installazione faccio entrare le persone nella mia realtà.
La tua prossima realtà?
La mia prossima realtà sarà ad Edolo. Il progetto si chiamerà “Contexto” e avrà come obiettivo quello di entrare in sinergia con l’ambiente. Mi piace l’idea di riportare l’atto creativo a qualcosa di storico ed infantile. Contexto è una ricerca epigrafica primordiale, nella quale voglio far interagire il fruitore per vederele loro reazioni.
Michela, dimmi la verità, qual è il tuo vero sogno?
Trasformare il mondo nel mio mondo fantastico e pacifico.
Avrai la possibilità di farlo?
Un buon inizio c’è. Sto elaborando un progetto con Giovanni Agosti intitolato “alla fin della fiera”, che in realtà sarà l’inizio della fiera, dove cercherò di ricreare un mondo fantastico, ma non ne voglio parlare
troppo, vi invito a partecipare…
Sì, non mi sono sbagliata. Michela è luce, spontaneità, verità e tanto credo in quello che fa. Le simbiosi che riesce a creare tra luci e colori sono lo specchio della sua anima, della sua persona. Elegante e complessa
alo stesso tempo, una donna con una grande forza vitale che inevitabilmente è in grado di emanare attraverso la sua persona e attraverso la sua arte. E’ stato per me un grande piacere fare la sua conoscenza e aver avuto modo di vedere e apprezzare il suo
lavoro. Ringrazio Michela per la sua ospitalità e voi tutti per esserci sempre…
Vi propongo una galleria d’immagini e giudicate voi!
La mia dedica personale all’artista è: Viva la Vida dei Coldplay