Annalisa from London intervista Hanna Ten Doornkaat

In questo mio soggiorno londinese sto avendo modo di vedere e sapere molte cose in più rispetto a prima in merito ad arte. Qualche settimana fa, un mio amico ha portato alla mia visione alcune opere di Hanna ten Doornkaat.

La prima cosa che mi è venuta in mente durante la visualizzazione delle sue opere è stata: “la perfezione dell’imperfetto”. Penso, a mio modesto parere, che il suo lavoro si orienti verso un’ossessiva e apparente ricerca di perfezione, scaturita da un iniziale pensiero inconscio d’imperfezione. Sono andata a trovare l’artista nel suo studio non molto distante da Londra, dove ho avuto modo di vedere e conoscere personalmente lei e il suo lavoro.

La percezione che ne ho, non è soltanto visiva ma anche tattile. Ciò che esegue non è soltanto di natura grafica, ma anche pittorica e scultorea in un’unica soluzione visiva e percettiva. Il suo lavoro è frutto di consapevolezza e caso, organizzazione, gioco di spazi e ritmata linearità che ne conferiscono armonia.

Piet Mondrian disse:

Ritengo che sia possibile ottenere un’opera d’arte tanto forte quanto vera grazie a delle linee orizzontali e verticali utilizzate in modo consapevole ma non calcolato, tracciate con grande intuizione e costruite con armonia e ritmo
(Che cos’è l’arte astratta- Georges Roque 1860- 1960)

Quando hai iniziato questo lavoro?

Venticinque anni fa. Appena arrivata in Inghilterra io sono tedesca. Ho frequentato una scuola d’arte in Svizzera e dal 1992 lavoro e faccio mostre. Inizialmente facevo installazioni con vetro e metallo, poi ho cambiato linguaggio.

Quali sono i termini della tua ricerca?

Cerco di tirar fuori la pittura dal disegno fin dove mi è possibile. Ma più che altro cerco di tirar fuori qualcosa di mio di personale.

Che rapporto hai con la geometria?

Non sono affatto geometrica. Ero invidiosa a scuola di come gli altri fossero precisi con le linee, mentre io per niente.  Adesso l’ho accettato ed è diventato il mio lavoro ed il mio linguaggio. Forse è una contraddizione, ma mi ha insegnato ad essere precisa.

Quanto pensi di essere cambiata?

Tanto, non faccio più sculture ciò che ho fatto inizialmente. Attualmente, dopo un lungo lavoro ho trovato quello che mi rispecchia e che mi appartiene per davvero. Adesso faccio ciò che ho sempre voluto fare.

Qual è stata la mostra che hai sentito più tua?

Lo scorso anno in Germania ad Amburgo è stata una mostra molto importante dal titolo; “Moments”.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Nel 2018 farò sia una mostra personale che una collettiva.

Come ti descrivi come artista?

Ossessionata dall’arte e dal mio lavoro e ne soffro tantissimo quando non posso.

Qui sotto due video in cui Hanna ten Doornkaat sperimenta ed esegue due performance molto particolari:

E a lei e a tutti voi…

Buona lettura, buona visione e buon ascolto a tutti .