Encore la peinture: Magdalema Lamri Intervista

A facade 2016 Oil on canvas 92×73

Quando devo andare a vedere per la prima volta i lavori di un artista prossimo ad un’esposizione, mi presento in galleria o prima dell’apertura o il giorno dopo del vernissage. Nel momento in cui ho visualizzato le immagini delle opere di Magdalena Lamri ho deciso che sarei andata in galleria da Federico Rui qui a Milano, il giorno dopo, in tranquillità.
Non è stata frutto di una casualità la mia scelta, in effetti i lavori di questa giovane artista francese necessitano di solitudine e concentrazione.
Voi mi chiederete, perché?
Perché, a mio modesto parere, sono lavori che vanno visti in maniera intima e confidenziale. Mi sono trovata di fronte ad opere con una bellissima poetica; eleganti, dal linguaggio colto e maturo e con
un’ottima padronanza tecnica in merito alla lavorazione del colore, tenendo conto la sua giovane età!
Encore la peinture! È il titolo della mostra; sì, la pittura è sempre in grado di vivere e regalare grandi emozioni.
In questo caso, l’artista, lo fa in maniera eccelsa, regalando scenari intimi e onirici. Dipingendo luoghi propri dell’inconscio che diventano manifesto poetico espresso sulla tela. I soggetti, I luoghi e le ambientazioni
sceniche sembrano trasformarsi in una narrazione di uno scrittore bisognoso d’ispirazione che tenta di delineare i profili dei suoi personaggi, isolandosi in luoghi lontani per meglio creare nella sua mente,
capitolo dopo capitolo l’intero libro. Forse della sua vita? Forse di quella che avrebbe voluto che fosse? Al fruitore la risposta a queste domande, perchè ognuno si possa rivedere nella propria intima storia
attraverso la mano narrante di questa giovane artista che ha ancora voglia di sorprendere e trasferire emozioni pittoriche e narrative.
Cosa potrei augurare allo spettatore nel momento in cui si dovesse trovare di fronte alla magia della sua pittura?
Posso, senza esitazione alcuna, augurare una buona lettura e una bellissima emozione, affinchè la visione di queste opere possano raggiungere la sua anima ed intessere nuove melodie.

Grazie Magdalena!

Nobody Home 2015 Oil on canvas 65X50

Ho voluto, inoltre, porre alcune domande all’artista:

Qual è il tuo colore preferito?


“Se dovessi tenermene solo uno, credo che sarebbe il verde…mi commuove tremendamente per tutta la gamma di emozioni che è capace di suscitare in funzione delle sue sfumature”.


Qual è il libro che hai sul comodino?


“In questo momento è “La torre di Babilonia” di Ted Chiang, (raccolta di fantascienza anglosassone) che trova posto sul mio comodino…tra le altre cose, impazzisco per la letteratura fantastica e di anticipazione”.

Che animale vorresti essere?


“Un cervide. Un animale di paradossi, come me”.

Se non fossi francese, in quale nazione o città ti piacerebbe abitare?


“Non ho nessun luogo nello specifico in testa. Sogno semplicemente un posto isolato, pieno di serenità, in riva all’acqua, nel cuore di una natura selvaggia. Là, mi sentirei a casa mia”.

Il tuo artista preferito?


“E’ difficile citarne uno solo…sono molti gli artisti che mi trasportano e che mi emozionano: Matthias Grünewald, Jan Van Eyck, Albrecht Dürer, Alberto Giacometti, Adrian Ghenie, Fabien Mérelle … E molti
altri… Una scelta impossibile!”

Se ti dicessi “Tempo” che cosa ti viene in mente?


“Credo di non averne abbastanza”

Balzac o Flaubert?


“Balzac, definitivamente”.

Se ti chiedessi di fare un viaggio con me, come partiremmo: in treno, in macchina, in aereo?


“Partiremmo con uno di quei vecchi treni composti di scompartimenti. Sarebbe lento, vuoto, senza destinazione finale. Ci lascerebbe il Tempo”.

Scegli un numero da uno a dieci


8


Qual è la tua stagione preferita?


“esito … Primavera o autunno … c’è tanta poesia in quelle due stagioni”.

Anche questa volta, faccio una dedica all’artista, per Magdalena ho scelto una poesia di Jacquès Prevert:

Colazione del mattino


Ha messo il caffè
Nella tazza
Ha messo il latte
Nella tazza di caffè
Ha messo lo zucchero
Nel caffè latte
Con il cucchiaino
Ha girato
Ha bevuto il caffè latte
Senza parlarmi
Si è acceso
Una sigaretta
Ha fatto dei cerchi
Con il fumo
Ha messo la cenere
Nel portacenere
Senza parlarmi
Senza guardarmi
Si è alzato
Ha messo
Il suo cappello sulla testa
Ha messo
Il suo impermeabile
Perché pioveva
E’ parti
sotto la pioggia
Senza una parola
Senza guardarmi
E io io ho preso
la mia testa nella mano
E ho pianto.
 

Ho deciso, di mantenere il testo di questo articolo anche in versione “Made in France” e ringrazio la mia amica di sempre, Fabienne Pallamidessi (traduttrice e sceneggiatrice) per averlo reso possibile.

Invito tutti voi a visitare la mostra da Federico Rui Arte Contemporanea aperta fino al 20 Gennaio 2017.

Colgo l’occasione per ringraziare e augurare a Magdalena Lamri un futuro di: Encore la peinture!

Buona lettura e Buona visione a tutti!